La riscrittura di un capolavoro di Molière da parte del drammaturgo Stefano Massini, del regista Giampiero Solari e dello stesso Paolo Rossi, dà vita a uno spettacolo in cui undici attori, tra cui quattro musicisti e l'eccezionale Paolo Rossi, divertono il pubblico tra attualità e tradizione nell'approfondimento dell'arte comica
Sarà un grande Paolo Rossi a interpretare, da venerdì 27 novembre, sul palco del Teatro Verdi di Pordenone, Molière: la recita di Versailles, un testo di comicità geniale, riscrittura de L’improvvisazione di Versailles (L’Impromptu de Versailles), commedia in cui Molière, nel 1663, mise in scena se stesso, raccontando l’esperienza del teatro comico italiano, in particolare la commedia dell’arte. Obiettivo del commediografo e attore francese era quello di dare vita a opere rivolte al pubblico della corte e di Parigi, ma anche alla “platea che si lascia coinvolgere”, fondando una nuova commedia di carattere e di costume. Intento, questo, ben radicato in Molière, che si trovò a scrivere questo capolavoro di getto, nel giro di poche ore, su richiesta del Re di Francia, Luigi XIV.
Questa la base da cui ha inizio lo straordinario lavoro di riscrittura da parte di uno dei maggiori drammaturghi italiani, Stefano Massini, con l’ausilio del regista di fama indiscussa Giampiero Solari e del medesimo Paolo Rossi. Un progetto che mira ad approfondire l’arte comica, fondendo tradizione e attualità con rigore e poesia, mescolando brani di celebri commedie francesi a richiami alla straordinaria biografia dell’autore originale dell’opera.
Il risultato è una esilarante riproduzione della vita quotidiana dei teatranti, in cui una compagnia di grande esperienza lascia spazio anche a momenti di sana improvvisazione.